Home » RADON

RADON

COS'E' IL RADON

COS'E' IL RADON - G. GUARINO - RADIOPROTEZIONE

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il RADON nel gruppo 1: massima evidenza di cancerogenicità.

Esso rappresenta la seconda causa di cancro al polmone dopo il fumo di sigarette. E la singergia fumo – Radon aumenta esponenzialmente il rischio.

MA CHE COS’E’ IL RADON?

Il radon è un gas naturale radioattivo, incolore, inodore e insapore. Appartiene al gruppo dei gas nobili e quindi è estremamente volatile e non reagisce con altri elementi. Deriva dalla catena di decadimento dell’uranio 238 e del radio 226, ha un tempo di dimezzamento di 3.82 giorni ed è presente in qualsiasi luogo della terra. Essendo gassoso fuoriesce facilmente dal sottosuolo e si disperde rapidamente nell’atmosfera ma tende ad accumularsi negli ambienti chiusi dove può raggiungere concentrazioni dannose per la salute umana. Si parla per questo di “Inquinamento da Radon indoor”.

La sua nocività per la salute è dovuta alla sua radioattivitità. Per essere precisi sono i sui figli radioattivi a rappresentare il vero rischio, infatti il Radon decadendo produce elementi non più gassosi e con emivita molto breve che si attaccano al pulviscolo e, se inalati, decadono all’interno dei polmoni emettendo radiazioni ionizzanti che vanno a danneggiare le cellule bronco-polmonari, aumentando il richio di sviluppare un tumore.

LA NORMATIVA VIGENTE

LA NORMATIVA VIGENTE - G. GUARINO - RADIOPROTEZIONE

 

IN FASE DI AGGIORNAMENTO. Contattami per conoscere le novità!

 

Nel 2001 il Decreto Legislativo n. 241 modfica il n. 230/95 introdcendo un capo che regolamenta la radioattività naturale. Esso fissa un Livello d’Azione per i luoghi di lavoro uguale a 500 Bq/m3. Il superamento del Livello d’Azione obbliga il datore di lavoro ad azioni di rimedio che riducano le concentrazioni di radon. La legge impone ai datori di lavoro di misurare il radon in tutti i locali interrati.

Nel settembre del 2001 la Conferenza permanente tra Stato e Regioni sancisce un Accordo tra il Ministro della Sanità e le Regioni concernente: “Linee guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati” in cui una grande attenzione è rivolta al problema del radon.

COME SI MISURA IL RADON

COME SI MISURA IL RADON - G. GUARINO - RADIOPROTEZIONE

Per misurare la concentrazione di radon (in Bq/m3), si possono usare diverse tecniche e differenti strumenti.

Le misure a lungo termine permettono di avere un’idea chiara dell’andamento temporale della concentrazione del gas all’interno di ambienti circoscritti, considerando le fluttuazioni dovuti ai cambiamenti microclimatici stagionali. Per questo tipo di monitoraggio (che risponde anche alle chieste della normativa per i luoghi di lavoro interrati), si utilizzano solitamente dosimetri di tipo passivo. I Dosimetri di tipo passivo (non necessitano di essere alimentati da corrente elettrica) che forniscono un valore medio di concentrazione in un dato intervallo di tempo. Solitamente si suddivide il periodo in due cicli semestrali proprio perchè la concentrazione di tale gas nell’arco dell’anno subisce notevoli fluttuazioni dovute a fattori climatici e abitudini di vita.  Si parla appunto di concentrazione media annuale di attività radon.

I dosimetri utilizzati sono solitamente qulli a traccia nucleare (commercialmente noti come CR-39) e quelli ad Elettrete.

Le misure a breve termine invece si utilizzano prevalentemente per avere informazioni più dettagliate sulle fluttuazioni nel tempo del radon (anche su base giornaliera) o per una prima stima della concentrazione. Per questo tipo di monitoraggio si utilizzano solitamente dosimetri attivi (Camere a ionizzazione, a scintallazione, ecc), che hanno cioè bisogno di alimentazione elettrica.

COME POSSO AIUTARTI

COME POSSO AIUTARTI - G. GUARINO - RADIOPROTEZIONE

Se sei un esercente di un'attività che prevede l'utilizzo di locali interrati o seminterrati contattami e insieme valuteremo la necessità di effettuare il monitoraggio del gas Radon in tali ambienti, in base alla loro destinazione d'uso e al fattore d'occupazione.

A questo punto provvederò alla fornitura dei rivelatori più idonei e al loro posizionamento per due cicli di misura semestrali. Alla fine, note le concentrazioni dei due periodi, effettuerò la valutazione della dose efficace di radiazione ascrivibile ai lavoratori e se necessario metteremo a punto le opere di bonifica per abbassare i tenori di Radon troppo elevati.

 - G. GUARINO - RADIOPROTEZIONE

Se vuoi essere certo che nella tua abitazione non ci sia il Radon chiamami e ti darò le indicazioni necessarie a misurarlo e, se necessario, ad effettuare opere di bonifica. 

Se ad esempio, vuoi trasformare una vecchia cantina in un ambiente salubre e vivibile, ti consiglio di affidarti ad una ditta specializzata che utilizzi tecniche finalizzate  al recupero architettonico dell'ambiente, ma con un occhio particolare al problema del Radon.

 

G. GUARINO - RADIOPROTEZIONE

G. GUARINO - RADIOPROTEZIONE